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CUS PALERMO

TRAGUARDO STORICO: Progetto ESA Cus Palermo finanziato dall’Unione Europea prima volta in Italia per un Cus

Grande risultato per il Centro Universitario Sportivo di Palermo e la sua Task force. L’Enriched Sport Activities Program – ESA, infatti, è stato finanziato grazie al bando Erasmus Plus Sport – Collaborative Partnership, da parte dell’Unione Europea. Si tratta di un progetto che vede in prima linea il Cus Palermo e l’Università degli Studi di Palermo. Su oltre 350 progetti presentati, solo 15 sono stati finanziati, quattro dei quali in Italia e quello che riguarda il Cus Palermo è il più corposo ed importante. Quello di Palermo, inoltre, è il primo Centro Universitario Sportivo nella storia italiana ad essere scelto per una collaborazione UE Sport.

Da quale spunto di riflessione nasce l’Enriched Sport Activities Program?
Il progetto parte dal presupposto che uno stile di vita sedentario sia attualmente diffuso nei bambini e nei giovani. I paesi europei hanno una crescente preoccupazione per i bassi livelli di impegno nello sport e altre attività fisiche tra la popolazione.

Come si interviene? Qual è l’obiettivo di questo progetto per lo Sport dell’Unione Europea che coinvolge l’Università degli Studi di Palermo ed il Cus Palermo?
Lo scopo è quello di creare un programma di attività sportiva per i bambini, specifica in base alle loro esigenze. Queste emergeranno da un attento studio dei fattori che influiscono sulle modalità con i quali i giovanissimi entrano in contatto con lo Sport (o si allontanano da esso): la famiglia con il suo stile di vita e le sue credenze, il contesto sociale nel quale il ragazzo cresce, le caratteristiche prettamente fisiche e psicologiche dei giovani, anche in relazione ai loro paesi d’origine.
Si cercherà, attraverso quattro fasi di lavoro (screening iniziale rivolto a bambini e genitori, Programmi Sportivi Arricchiti per i bambini, Focus Group e programmi di Parent Training per i genitori, diffusione dei dati/applicazione di essi nella programmazione dell’attività sportiva), di creare uno studio approfondito, che trovi la sua traduzione pratica in un piano specifico di diffusione dello Sport tra i più giovani.

Abbiamo deciso di compiere dei passi verso l’Europa e questo è il primo di una serie di progetti che stiamo elaborando, lanciandoci in una dimensione internazionale“, ha commentato Rosolino Siculiana, Presidente Cus Palermo. “Per noi è un motivo di grande orgoglio, segno che la strada intrapresa è quella giusta, che punta verso una forte internazionalizzazione dei progetti sportivi del Cus Palermo“.
La partnership europea coinvolta sarà ampia e considerevole: L’Università di Monaco di Baviera – Germania, l’Università degli studi di Palermo e Centro Universitario Sportivo di Palermo, l’Università di Murcia – Spagna, l’Università di Kaunas – Lituania, l’Università di Spalato – Croazia, l’Università di Ankara – Turchia e infine altri due partner dal Portogallo.

Il progetto è stato ideato tre anni fa dai ricercatori palermitani Marianna Alesi ed Antonino Bianco, in servizio presso il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione, diretto dal Prof. Stefano Boca. Dopo una fase iniziale di ideazione del progetto, il Dott. Rosario Genchi, ha avuto il merito e la caparbietà di credere con assoluta determinazione nella possibilità che l’ESA fosse approvato e finanziato dall’UE. Questa storia, quindi, ci racconta di un incastro dei pezzi di un puzzle, costituito da una squadra perfetta, che in momenti diversi, ha contribuito alla tempistica giusta per l’esito positivo del percorso.

Esprime soddisfazione proprio il Project Manager, Dott. Rosario Genchi:Oggi il Cus Palermo raccoglie i frutti di due anni di lavoro, avviato dal Consiglio Direttivo precedentemente in carica e guidato dall’allora Presidente, Avv. Ignazio Equizzi. Presidente e Consiglio Direttivo allora in carica hanno lavorato al proggetto, mantenendolo sulla strada giusta, poi risultata decisiva, sino alla fine del proprio mandato. L’aver creduto nella progettazione sui fondi europei diretti ha permesso al Cus Palermo, grazie ad un grande lavoro di squadra, in piena sinergia con l’Università degli Studi di Palermo, di mettersi a capo di un partenariato europeo di spessore. Siamo orgogliosi di essere tra i 15 progetti europei sullo sport finanziati da Bruxelles“.

A livello pratico la squadra d’azione verrà coordinata da Rosario Genchi ed avrà la sua applicazione nel lavoro quotidiano, in uno staff che si occuperà di due macro-aree: il gruppo di studio psicologico, coordinato dalla Prof.ssa Annamaria Pepi e portato avanti dal responsabile scientifico Prof.ssa Marianna Alesi. E quello prettamente motorio-sportivo, coordinato dal Prof. Antonio Palma e portato avanti dal responsabile scientifico Prof. Antonino Bianco.

La squadra verrà completata dai tecnici sportivi Cus Palermo e da un gruppo specializzato di psicologi.

Il Prof. Antonio Palma, docente dell’Università degli Studi di Palermo, Polo delle Scienze Motorie e Sportive, sottolinea un aspetto che rende ancor più significativo questo riconoscimento:I parametri di valutazione dei progetti che vengono presentati all’Unione Europea, sono quattro. Generalmente solo in uno o due di essi il promotore riceve la sufficienza, o comunque parere positivo. Il Cus Palermo ha ottenuto giudizio positivo in tutti e quattro i parametri“.

La Prof. Annamaria Pepi, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione, dell’Università degli Studi di Palermo, evidenzia comerecenti linee di studio internazionale ribadiscano il ruolo centrale delle attività motorie e sportive, strutturate e regolari, nel facilitare non solo lo sviluppo motorio e sociale, ma anche le funzioni cognitive di natura esecutiva, quali il controllo inibitorio, la memoria di lavoro, l’attenzione in popolazioni sia con sviluppo tipico che atipico”.  

Continua il Prof. Palma “Lo studio anatomico e psicologico di un giovane potrebbe farci scoprire delle sue caratteristiche e doti naturali, di cui non è neanche a conoscenza, che lo possono portare ad eccellere in una disciplina piuttosto che in un’altra, magari già in svolgimento. Ovvero, un ragazzo, in base alla sua natura, può essere maggiormente predisposto ad uno Sport esclusivamente atletico, piuttosto che tecnico. O viceversa. Potremmo trovarci davanti ad un giovanissimo calciatore, che ha sempre praticato quello Sport e che in quel contesto risulti qualitativamente nella media, che, invece, a causa delle modalità con le quali il suo fisico e la sua mente di sposano con le diverse discipline sportive, sia un possibile campione nei 400 metri“.

L’Enriched Sport Activities Program riguarda la promozione dei valori sociali dello sport, con l’obiettivo di migliorare l’inclusione sociale, le pari opportunità ed il benessere psico-fisico nei bambini con sviluppo tipico e bisogni speciali. Questo sarà perseguito attraverso lo sport e la partecipazione all’attività fisica in combinazione con compiti cognitivi orientati per migliorare i processi di memoria, di pianificazione e di inibizione di lavoro.

Al contempo saranno sviluppati programmi di formazione per i genitori dei ragazzi coinvolti.
Il programma ESA sarà sviluppato in tre anni, con il contributo di professionisti specializzati (allenatori, psicologi) e la creazione di una rete europea tra le famiglie, i professionisti e le scuole.

Lucia Pollina – Consigliere d’amministrazione del Cus Palermo con delega ai Progetti europei, dichiara:Esprimo grande soddisfazione per il risultato ottenuto, il Cus continua ad essere punto di riferimento per l’attività sportiva nella Città di Palermo, ed oggi anche in Italia. Il mio grazie va alla squadra di professionisti che ha lavorato alla strutturazione ed alla stesura del progetto”.
Il progetto nasce dalle esperienze condivise dei diversi paesi partecipanti, per ogni paese si identificherà una caratteristica chiave e si analizzeranno somiglianze e differenze in modo da ottenere un unico e innovativo modo per amministrare lo sport e la PA arricchito da un programma di intervento scientificamente basato su un approccio psico-pedagogico.

L’obiettivo è quello di sensibilizzare, informare gli stakeholder esterni sui risultati ottenuti e le linee guida messe in atto per migliorare la partecipazione ad attività sportive come “strumento naturale e divertente” per stimolare lo sviluppo globale durante l’infanzia.

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