START ATLETICA CUS PALERMO: Prevenire gli effetti della crisi
Nel corso del secondo appuntamento con la rubrica cuspalermo.it, Start, dedicata all’Atletica, approfondiamo grazie al Vicepresidente, Rosolino Siculiana, uno degli argomenti di maggiore attualità: gli effetti della Crisi e le modalità di prevenzione per il prossimo futuro. Un aspetto fondamentale per l’intero movimento italiano e siciliano soprattutto, viste anche le ultime novità in campo di ripartizione delle risorse.
Una delle conseguenze più temute, forse la più importante, della crisi economica che attraversa il movimento dell’atletica siciliana in conseguenza della stretta finanziaria imposta alla Regione e agli Enti locali dalla congiuntura, è la possibile dispersione del patrimonio tecnico e dirigenziale accumulato in tanti anni di buon lavoro dalle nostre società. Già cominciano a vedersi i primi segnali negativi con la sparizione di qualche società e il calo del livello di attività di molti. D’altronde la diminuzione molto forte delle risorse pubbliche unite alla crisi dell’economia sembrano non consentire molto altro.
Il CUS Palermo, bisogna dirlo, in questi anni ha lavorato controtendenza, mantenendo e rafforzando la sua struttura tecnica che è diventata ormai il forte telaio che tiene insieme la forza compatta di una delle più forti società d’atletica italiane.
Siamo consapevoli che ogni tecnico competente soprattutto se nato e formato da noi è un patrimonio che va conservato e protetto mettendogli a disposizione tutte le risorse disponibili (quelle disponibili, non la luna) per svolgere al meglio la sua attività, ma non bisogna ignorare che la crisi colpisce anche noi e per questo appare necessario attrezzarsi per resistere.
Queste settimane che ci separano dalla prossima stagione ci vedranno discutere su come aprire un capitolo nuovo nell’organizzazione della nostra sezione, cambiando mentalità, concentrandoci di più e meglio sulle azioni utili, risparmiando, invece, le inutili energie spese per inseguire obbiettivi di scarsa consistenza.
Il CUS si rende conto che non sarà facile, al di la delle buone intenzioni, modificare in profondità il modello di attività costruito in tanti anni, ma prevenire gli effetti della crisi appare necessario per fare in modo che un bel giorno non ci piombino fra capo e collo brutte sorprese. Se non succederà sarà perché ci avremo pensato prima.