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CUS PALERMO

Martina Caironi: “Cus Palermo struttura ideale per preparare i Giochi di Tokyo”

Forza di volontà, grinta da leonessa, ma soprattutto un’eccellenza dello Sport azzurro. Martina Caironi, due volte campionessa paralimpica nei 100 metri (oltre a 5 ori Mondiali e 4 europei), in queste settimane si sta allenando al Cus Palermo, sognando la pista di atletica di Tokyo. Una fondamentale sessione invernale di preparazione in vista del grande appuntamento di fine agosto, col Centro Universitario Sportivo di Palermo che si conferma struttura d’elite per lo sport italiano.

Grazie ad una proficua collaborazione tra il Cus Bologna ed il Cus Palermo, Martina sta svolgendo una preparazione mirata nel contesto mite di Palermo, rispetto alle rigide temperature del Nord Italia. “Sono stata accolta come una regina – afferma con un sorriso ai microfoni Cuspalermo.ite devo ringraziare il Presidente Giovanni Randisi, che mi ha dato il benvenuto il giorno del mio arrivo, il vicepresidente Lucia Pollina e il team di lavoro con cui mi sto allenando

Come tutti i migliori atleti del mondo, Martina sogna la rassegna olimpica, che causa covid è stata posticipata di un anno, dal 2020 al 2021. Da martedì 24 agosto e fino a domenica 5 settembre 2021 Tokyo ospiterà l’edizione numero 16 dei Giochi Paralimpici Estivi, kermesse che tornerà nella capitale giapponese a distanza di 56 anni e che segue le Olimpiadi di Tokyo 2021.

Visto l’anno così importante, perchè si spera che le Paralimpiadi non saranno a rischio, avevo la necessità di allenarmi nel periodo invernale, in un luogo caldo, con una temperatura gestibile. Qui a Palermo ho trovato il paradiso, quindi per la seconda volta, dopo la Spagna nel 2015, ho svolto questa sessione di allenamento invernale. Qui ho trovato un team di allenamento ottimo – prosegue – guidato dal Prof. Michele Basile, che mi segue in sinergia col mio tecnico a Bologna, Davide Gamberini. Il Prof (Basile) mi ha inquadrata e capita in fretta, quando sei bravo e hai esperienza, anche con un’atleta nuova e paralimpica può andare subito bene. Così è stato. E’ stata allestita una palestra esterna al coperto e con i dovuti accorgimenti anti covid ci stiamo allenando nel contesto di una struttura funzionale come il Cus Palermo. Svolgendo anche dei lavori mirati in Piscina, che è davvero fantastica. Bella, all’aperto e con una temperatura perfetta perchè riscaldata“.

L’anno che tutti aspettavano, diventa nel 2021 l’anno che tutti aspettano.Gli atleti in ogni angolo del mondo si stanno preparando per l’appuntamento Olimpico e secondo me anche con motivazioni ancora superiori rispetto a un anno fa. Perchè nessuno vuole rinunciare ad un sogno che coltiva sin da bambino e solo una volta ogni quattro anni devi essere al massimo. Fare tripletta (oro nei 100m già a Londra 2012 e Rio 2016) sarebbe bellissimo, ma ci sono atlete giovani e motivate che sognano la vittoria. La spensieratezza della loro età potrà caricarle, io ho quella di sempre, ma anche l’esperienza di tutti questi anni, che può aiutare a gestire stress e pressioni“.

Dal marzo 2020 la società globale sta attraversando una parentesi del tutto nuova, drammatica, che influisce anche sulla vita dei ragazzi. Martina, infine, rivolge un messaggio proprio ai giovani palermitani e cussini:questo periodo ha un pò tarpato le ali ai nostri ragazzi, tra scuola, università e sport, hanno dovuto rinunciare a tante cose. Consiglio loro di mantenersi attivi, sempre nella cornice delle regole, ma di non disperare, perchè non sono in guerra e possono imparare a dare il giusto valore a quello che si ha. Banalmente può essere l’avere da mangiare, un posto dove dormire, una famiglia al loro fianco: queste cose sembrano ovvie, ma ai giovani consiglio di immaginare quanti ragazzi, nel mondo, stanno attraversando questa pendemia senza tutte queste cose. Spero che lo Sport rimanga sempre tra le loro passioni e che questo periodo, storico seppur negativo, tra qualche anno sarà solo un ricordo, che gli avrà insegnato a non mollare mai“.

Una conclusione da campionessa vera, fuori dalla pista prima ancora che dentro:sin dall’inizio della pandemia ho fatto un paragone col mio incidente, quando avevo 18 anni. Fui costretta a stare in ospedale e quando ne uscì avevo un pezzo in meno (la gamba sinistra), ma al contempo qualcosa in più dal punto di vista caratteriale. La forza di superare le difficoltà: ecco, che questo periodo difficile possa renderci delle persone migliori, capaci di stringere i denti e uscirne ancora più forti“.

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