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CUS PALERMO

IL MOMENTO 2013 DI SIMONA LA MANTIA: Un anno di gare e il commento di Michele Basile

Il sito ufficiale del Cus Palermo, lancia il tema Il Mio anno di gare col Cus Palermo ed il momento da ricordare. Questo argomento, oltre che da tutta la squadra e lo staff, è stato affrontato anche da due nomi che rappresentano il fiore all’occhiello di Via Altofonte. Il Cus Palermo, con grande orgoglio, infatti, può aver in un certo senso rappresentato un fattore in più per l’anno sportivo dell’atleta azzurra, Simona La Mantia, insieme al suo staff e a Michele Basile, suo allenatore. L’infortunio all’anca dell’atleta palermitana, dopo un mese di gennaio ottimo, sembrava poter compromettere la stagione, ma la determinazione ed il duro lavoro hanno consentito a Simona di portare ancora in alto i colori azzurri. “La tranquillità del Cus Palermo è stata fondamentale. L’impianto di Via Altofonte ci dà forza e serenità, condizioni ideali per poter lavorare“, questo il commento di Michele Basile, allenatore di Simona La Mantia. “Grazie alla struttura, all’ambiente, allo staff, questi risultati sono divenuti nel tempo un punto di riferimento e d’eccellenza, non solo per l’atletica siciliana, ma anche nazionale”.

In linea con questo periodo di bilanci e col tema lanciato da Cuspalermo.it, “Il mio anno di gare e il momento più bello”, abbiamo posto questa domanda anche alla bandiera per eccellenza della nostra Atletica. Il “momento sportivo dell’anno” per Simona La Mantia, proviene direttamente dalla Svezia:I Campionati Europei indoor di Goteborg: il giro d’onore con il tricolore, per una medaglia che sembrava impossibile da raggiungere, se non fosse stata per la voglia di non arrendermi all’ennesimo infortunio. E grazie ad una gara dove ho combattuto, con tutte le mie forze, per sconfiggere le due russe più forti“. Questo il pensiero dell’atleta azzurra.

Abbiamo posto la stessa domanda anche a Michele Basile.
Sono due i momenti indimenticabili del 2013: Il primo ai Campionati Europei indoor di Goteborg, dove Simona con grande determinazione ha conquistato una medaglia di bronzo inasperata, dato che veniva da un periodo travagliato di infortuni piuttosto gravi. Da mattina a sera, in quel periodo, abbiamo lavorato per superare l’infortunio. Sino a quindici giorni prima – aggiunge – non sapevamo se saremmo andati agli Europei, poi, però, un primo segnale è arrivato dai Campionati italiani assoluti di Ancona, dove Simona ha vinto. In Svezia volevamo far bene, Simona era campione in carica, è riuscita a qualificarsi al primo salto e poi in finale ha combattuto per la medaglia. Il secondo, più personale, legato al mio ruolo di allenatore dei salti in estensione (lungo e triplo, ndr) della Nazionale, in occasione della Coppa Europa per Nazioni e ai Giochi del Mediterraneo, dove tra l’altro Simona si è ben comportata piazzandosi, rispettivamente al terzo e quarto posto“.

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