Follow Us

CUS PALERMO

FUTSAL MASCHILE SERIE C2 A: Pazzesco errore del direttore di gara rovina il match e nega al Cus la vittoria

Dopo sette vittorie consecutive una stranissima partita contro la Palermo Futsal nega l’ottavo acuto di fila al Cus Palermo, complice di una direzione di gara, che nel secondo tempo ha stravolto il match, lasciando spazio a grandi dubbi, che ci auguriamo vengano analizzati con grande attenzione dagli organi competenti.
Il Cus Palermo di Fausto Mangano, infatti, perde allo scadere 4-3, dopo essere arrivato sul 3-1 a cinque minuti dalla fine. Non è questo l’elemento che ha rovinato l’incontro, ma l’operato del direttore di gara, sul quale ci soffermeremo più in basso.
La gara parte bene per i giallorossoneri, che sbloccano l’incontro al 5′ con Gumina. I padroni di casa non mollano e trovano al 15′ il pareggio. L’1-1 sembra essere il risultato parziale con il quale si andrà a riposo, ma proprio allo scadere Picone firma il 2-1 su punizione.

Al rientro dagli spogliatoi il Cus vorrebbe ipotecare il successo e ci prova firmando il 3-1 al 5, ancora con Gumina. 3-1, ma è qui che cambia la gara. Fra il 17′ ed il 25′, infatti, la gara viene sospesa involontariamente dall’arbitro, causa un proprio dubbio personale circa il conteggio dei falli ai danni del Cus Palermo. Ci chiediamo come sia possibile che chi dovrebbe gestire in primis tale dato, non ricordi le proprie decisioni o se i falli commessi dal Cus siano 5 o 6. Incredibile ma vero, passano 8 e ribadiamo 8 minuti, nei quali l’arbitro deve gestire le proteste e ricordare l’esatto numero dei falli e quindi se l’ultimo commesso dagli uomini di Mangano valga un tiro libero ai padroni di casa. Dopo 8 minuti viene partorita la decisione tanto sofferta: i falli erano 6, è tiro libero. Palla sul dischetto e gol del 2-3 Palermo Futsal. Accade di tutto, ogni giocata causa tiro libero. Un minuto dopo, al 26′, nuovo tiro libero, parato. Passa un minuto, 27′, terzo tiro libero, 3-3. Nel finale il Cus tenta il forcing, ma proprio su contropiede i padroni di casa trovano il 4-3.
Ora, considerando gli otto minuti che l’arbitro ha impiegato per prendere tale decisione, quanto recupero chiunque fra i presenti avrebbe pronosticato? Signori è successo, i minuti di recupero assegnati sono stati… Due. Di conseguenza ben 6 minuti di questo derby non sono mai stati giocati. Triplice fischio e 4-3.
Arriva nel modo più strano, quindi, questa sconfitta per il Cus Palermo. La squadra di Mangano ha giocato un incontro in linea con le ultime sette uscite, ma oggettivamente nel finale è successo di tutto. Nessun alibi, il campo è sempre l’unico giudice. Nessuno, però, potrà storcere il naso se si afferma che il secondo tempo di oggi non può passare inosservato. Una squadra pimpante ed incisiva quella di Via Altofonte, che adesso dovrà fare un poster di questo secondo tempo e guardarlo ogni volta che scende in campo. Se questi ragazzi riusciranno ad unire alle proprie grandi qualità la rabbia agonistica derivante dall’ingiustizia maturata oggi, i risultati torneranno a tingersi profondamente di giallorossonero.

TORNA ALLA HOME Calcio a 5