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CUS PALERMO

CALCIO ECCELLENZA A: Poche ore alla giornata finale di campionato che vinca lo Sport

L’ultima giornata del girone A di Eccellenza, per chi vive tutto dall’esterno con parere neutrale, è la migliore che ci si potesse aspettare. Tutto ancora in gioco, sia per la promozione in serie D, che per il secondo nome che andrà direttamente in Promozione.
L’unica cosa certa è che, per chi è direttamente coinvolto, quella di domenica 17 aprile sarà una lunghissima giornata di passione. Una di quelle domeniche nelle quali ti svegli con mille punti interrogativi e ti chiedi sino al fischio d’inizio: “come andrà a finire?“.
Il duello per la promozione diretta, tra Gela e Sancataldese, coinvolge direttamente anche quello per la retrocessione, che vede in lotta Pro Favara, Raffadali e Cus Palermo. La speranza da parte di tutti è che vinca lo Sport, con ogni componente, di tutte le squadre, coinvolte o già salve, chiamate a dare tutto nel rispetto degli avversari ancora in corsa per l’obiettivo stagionale. La sconfitta del Gela a Dattilo ha stravolto i piani della capolista, chiamata ad un solo risultato contro il Cus Palermo. Decine di video e commenti sono arrivati da tifosi gelesi provenienti da tutta Italia per caricare a mille la squadra. Qualora la Sancataldese vincesse contro il Paceco, il Gela per andare direttamente in D avrebbe l’obbligo della vittoria contro il Cus. Al contempo la formazione di Marco Aprile ha giocato le ultime due gare col cuore, vincendo a Mussomeli e battendo bene il Mazara in casa. Comunque vada le due compagini scenderanno in campo per battersi e rispettarsi. Per se stessi e per i propri tifosi.
In coda la situazione è semplice: in caso di arrivo a pari punti tra Pro Favara, Raffadali e Cus Palermo, queste ultime due andrebbero a giocare uno spareggio, che stabilirebbe il nome della seconda retrocessa e della società che parteciperebbe ai Playout. Stessa cosa se chiudessero a parità di punti unicamente Raffadali e Cus Palermo. La formazione giallorossonera è pronta per giocare col cuore. Per compiere un’impresa quotata a 800 e nella quale nessuno in Sicilia crede. Giocare a testa alta per se stessi e nel rispetto delle altre società che sono in corsa per il proprio traguardo. Un modo per onorare il campionato.
A sottolinearlo è Giovanni Randisi, Presidente di Sezione Calcio Cus Palermo, ai microfoni del sito ufficiale di Via Altofonte: “A prescindere dai risultati degli altri andremo a Gela per vincere, nel rispetto delle regole e dello sport, per conquistare una salvezza che sarebbe il coronamento di una stagione lunga e difficile. La nostra testa è rivolta solo alla nostra partita, sperando che questo sia lo spirito con il quale ognuna delle squadre del girone scenderà in campo“.
L’ipotesi dello spareggio per molti è improbabile, quasi impossibile. Perche? Per una ragione che il Cus Palermo Calcio non condivide categoricamente.
Qualcuno nell’ambiente, infatti, ha manifestato e nutre seri dubbi circa l’impegno e la voglia di vincere che verranno forniti dal Mazara in casa contro il Raffadali, essendo, secondo chi nutre tali dubbi, già salvo e con una storica finale nazionale di Coppa Italia da giocare. Per molti “il Raffadali farà sicuramente almeno un punto a Mazara”. Il rispetto verso il Mazara Calcio dove sta quando si pronunciano tesi simili? Pensieri come questi non fanno parte della logica sportiva e di quei valori che stanno a base dello Sport.
Siamo arrivati all’ultima giornata e per molti i giochi sono già fatti. Questo non è Sport“, prosegue Randisi. “Noi andremo a Gela per vincere e per onorare il campionato. Lottando e vincendo per noi stessi e per restare in Eccellenza. Il tutto per avere una massima regolarità dei campionati. Piena fiducia nel Mazara e nello Sport“.
Per tale ragione nessuno in Via Altofonte nutre il minimo dubbio circa la prova che verrà fornita dal Mazara. E non si tratta di frasi fatte o di fare i ruffiani mettendo le mani avanti, ma di un’idea sincera che deriva dal rispetto nutrito verso una delle società storiche e di riferimento del calcio siciliano, quale è quella gialloblu. Non si può pensare che una società ed un club come il Mazara, davanti al proprio pubblico, col proprio capitano nel giorno del saluto alla sua gente, in qualsiasi contesto, non scenda in campo per vincere o lo faccia per pareggiare.
Domenica 17 aprile, comunque vada, dovrà essere lui a vincere: il Calcio.

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