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CUS PALERMO

ATLETICA: i gemelli Zoghlami in partenza per Tokyo, l’abbraccio del Cus Palermo

Venerdì 30 luglio, alle 2.00 di notte italiane siamo sicuri che tantissimi cuori cussini saranno davanti la TV. Le batterie dei 3000 siepi maschili dei Giochi Olimpici di Tokyo, infatti, sono in programma il 30/7 alle ore 9.00 giapponesi (2.00 nostrane). Per i gemelli Ala e Osama Zoghlami l’appuntamento atteso da tutta una vita. Per il loro tecnico, il prof. Gaspare Polizzi, l’ennesima soddisfazione di una carriera come pochissime nel panorama dei tecnici del Mezzofondo internazionale.

8.14.29 il personale di Osama (Firenze 2021), 8.17.65 quello di Ala (Rovereto 2021). Perchè questi due crono sono importanti? Andando ad osservare le classifiche delle tre batterie dei 3000 siepi di Rio 2014, la scorsa edizione delle Olimpiadi, è importante notare come nella prima i quattro classificati chiusero tra un 8:25″ e l’8’26″27 del canadese Hughes. Nella seconda una forbice compresa tra, anche qui, 8:25 e l’8’27″69 del marocchino Ezzine. Nella terza, la più veloce Kipruto (poi oro in 8:03.28) chiuse in 8:21, sino al sesto crono che fu del brasiliano Da Silva: 8’26″59. Il personale dei gemelli quindi, con la massima umiltà e piedi per terra, è un tempo valido per poter lottare. Senza alcun dubbio. Ripetere i crono di Firenze o Rovereto, anche solo bissarli, potrebbe anche voler dire top10 olimpica. Non sarà per nulla semplice, tra emozione, variabili di gara e battaglia sportiva ai massimi livelli. Però il loro cuore cussino e quello di tutti noi da casa possono dare qualcosa in più. Ecco allora che tutti i tifosi giallorossoneri possono già puntare la sveglia per le 2.00 italiane di venerdì 30.

Oggi al Cus Palermo i due atleti, insieme al Prof. Polizzi e alla presenza del presidente Cus Palermo, Giovanni Randisi, il Prof. Giaccone e la leggenda cussina e azzurra Totò Antibo, con una sgambata simbolica hanno salutato il Centro Universitario Sportivo e tutta la famiglia giallorossonera. Un’occasione importante per vivere le ultime ore prima della partenza per il Giappone nel contesto di allenamento più caro. Quella pista dove in questi anni tanti atleti e amici hanno visto questi due ragazzini formidabili diventare uomini. Sognare non vuol dire essere meno consapevoli di quanto sia alto, altissimo, il livello tecnico di un’Olimpiade: bensì scendere in pista a Tokyo con la consapevolezza che nelle gambe ci sono già stati due crono che possono permettere ad Ala e Osama di guardare gli altri atleti e dire “siamo qui per lottare, siamo qui perchè è il sogno per cui lavoriamo da tutta la vita“.

Forza ragazzi, possiamo senz’altro dirlo: siamo tutti con voi!

 

foto: Siciliarunning.it

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