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CUS PALERMO

ATLETICA: Ecco le parole di Federico Ragunì sulla squalifica nei 60m ad Ancona

La Finale dei 60 metri dei Campionati Italiani Indoor di Atletica Leggera ad Ancona ha fatto discutere molto e sta animando il dibattito tra tutti gli appassionati che hanno seguito la diretta. Il grande talento Cus Palermo, Federico Ragunì, è stato squalificato per falsa partenza. La decisione dei giudici poteva essere gestita in maniera diversa. L’episodio, infatti, si è in parte ripetuto subito dopo. I provvedimenti, però, sono stati diversi.
Ma cosa è successo? Qual è la verità?

E’ proprio Federico Ragunì, ai microfoni del sito ufficiale del Cus Palermo, a raccontare quanto accaduto in quegli istanti:

UN MOVIMENTO INDOTTO DALL’AVVERSARIO ACCANTO – “Ai blocchi accanto a me c’era Massimiliano Ferraro. Non ho rivisto ancora le immagini, ma chi lo farà vedrà che lui tende ad alzarsi al ‘Pronti’ molto lentamente. Come dicono le regole FIDAL, tutti devono stare fermi e non in movimento, di conseguenza si tratta di qualcosa che non è consentito. Ciò mi ha indotto a partire prima.
Il ripetersi dell’accaduto dopo la mia squalifica ci fa capire che non si è trattato di un singolo errore, ma ne sono arrivati altri due: sia alla partenza nel tentativo successivo, che con la traiettoria durante la gara valida“.

UNA FINALE IN CUI C’ERA TANTO DA POTER DARE – “Mi sentivo bene – prosegue il velocista giallorossonero – mi sono tenuto nascosto sia in batteria che in semifinale. Sapevo che Michael (Tumi) era avanti rispetto a me, perchè ci alleniamo insieme, ma il 6.74 di Fabio Cerruti ed il terzo posto erano a portata di mano. Dopo quanto accaduto stavo lì a rosicare, perchè bastava quel piazzamento per andare anche agli Europei“.

DOPO I FATTI DI ANCONA LE MOTIVAZIONI CRESCONO – “Non mi abbatto, anzi. Sono ancor più motivato ed al contempo contento dei progressi che sto vedendo. Lavorerò sui 200 ed anche su un bel 100 per la stagione outdoor“.

NESSUNA POLEMICA, SPERO NON ACCADA PIU’ – “Non voglio far polemiche, ormai non si può fare niente. Sicuramente si è trattato di una decisione ingiusta, spero che i giudici l’abbiano capito e che la prossima volta non si ripeta quanto successo a me“.

Dopo l’episodio la dirigenza Cus Palermo, in primis nella persona del Presidente, Rosolino Siculiana, ha rivolto a Federico parole di conforto e di vicinanza, nella ferma convinzione che quanto accaduto fornirà ad una delle stelle dell’Atletica giallorossonera fortissime motivazioni per una grande stagione estiva.

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