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CUS PALERMO

CRONACA E SPORT: Riqualificazione area Castello a Mare, con lei la nuova sede Canottaggio Cus Palermo

L’area portuale di Palermo che sorge sul sito d’origine del Castello a Mare, nei prossimi mesi, vivrà un profondo rinnovamento. In particolare, nei pressi del luogo in cui sorgeva la torre del Castello che più si affacciava sul mare, negli anni ’40/50 del secolo scorso venne edificato l’hangar che nei decenni è diventato la sede della sezione di Canottaggio Cus Palermo. Nel processo di riqualificazione di parte del Molo trapezioidale e di un importante sito storico, che rinnoverà l’intera area rendendola un importante polo turistico della città, le costruzioni site in quel contesto verranno abbattute, per far spazio alle nuove infrastrutture, in armonia con la riscoperta delle mura storiche del Castello e di alcuni suoi locali originali.

Il Cus Palermo non abbandonerà l’area nè la sua sezione di Canottaggio, ma anzi, potrà vivere una fase che lo proietterà ancor di più verso il futuro, ampliando la propria presenza sul territorio e la qualità dell’offerta sportiva. Durante i lavori la sezione potrà usufruire di una sede temporanea, ma ad opere completate, in un contesto totalmente nuovo, moderno e funzionale, verrà inaugurata anche la nuova sede del Canottaggio cussino. Con locali nuovi, uffici, palestra e ambienti appositamente dedicati alle imbarcazioni agonistiche. Un nuovo capitolo di una storia iniziata settant’anni fa.

La storia di Palermo e dello Sport cittadino, infatti, sono strettamente legate a quelle del Castello a Mare. Parte del Molo Trapezioidale, dal 1946, rappresenta anche il cuore pulsante del Canottaggio palermitano. Disciplina d’origine angolsassone, importata in città dalla comunità inglese, che tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 fece scoprire ai palermitani Sport quali Calcio, Cricket, Canottaggio, Vela.
L’Hangar nasce nel 1946 nei pressi della torre difensiva del Castello che più si inoltrava in mare. Una struttura che è una diretta conseguenza della nascita dei primi due circoli palermitani. Il Lauria fu la prima a cui fece seguito la Canottieri, che nel 1927 nasce a causa di una scissione tra due soci Lauria. Anni di fermento, di novità sociali e politiche, interrotti bruscamente dalla Seconda Guerra Mondiale, che privò il paese di un’intera generazione. Per fortuna non interamente. Furono in pochi a tornare a Palermo, ma abbastanza per dare il via a una nuova fase storica del capoluogo. Siamo nel secondo dopoguerra, il 1946, quando alcuni giovani, rientrati dal terribile conflitto mondiale, misero mani al portafogli e guidati dalla passione per il mare e lo Sport crearono la struttura che ancora oggi conosciamo, in una zona che adesso verrà totalmente riqualificata.

Lauria e Canottieri, pur legate da una forte rivalità, unirono le forze costruendo il Molo, grazie ad una concessione portuale. Le imbarcazioni sportive, infatti, non potevano e non possono essere calate in mare dalle infrastrutture commerciali, perchè troppo alte, di conseguenza serviva un punto d’appoggio a pelo d’acqua dal quale trovarsi direttamente in mare. Un luogo che non incrociasse rotte commerciali e navi in arrivo o partenza. Ecco, così che la “X” rossa venne tracciata nel punto esatto nel quale oggi sorge il Molo.

Un luogo in cui venne eretta una Torretta, molto alta, simbolo della “Pace” (o tregua come dicevano alcuni), tra Lauria e Canottieri. In realtà era il simbolo del successo, dell’una sull’altra, perchè la sua ubicazione coincideva con l’arrivo della Coppa Arcuri, leggendario derby che metteva di fronte gli equipaggi dei due circoli, nel più classico stile “Oxford – Cambridge“. Perchè una Torretta così alta? Serviva ai giudici della Coppa per avere una visuale chiara, dall’alto, del traguardo. In caso di arrivo testa a testa, più occhi, più giudici, avrebbero potuto dissipare qualsiasi dubbio.

Nel 1971, grazie al Generale Giovanni Aprile, socio Canottieri Palermo, il Cus Palermo creò la sua sezione Canottaggio, da lui guidata sino al 1990. In quegli anni, sotto i colori cussini, si sono formati atleti che poi sono stati di rilievo in campo nazionale ed internazionale ( fra i quali Ivan Tagliavia, Giorgio Giliberti, Mario Alfano), ma che hanno raggiunto i maggiori successi con maglie di altre società. Il Cus Palermo, infatti, era la società ideale alla quale affidare dei talenti ancora in erba, per farli diventare i campioni del futuro. Per un lungo periodo fu il vero e proprio vivaio del Canottaggio palermitano.

Abbiamo sempre cercato di lavorare per i giovani ed essere per loro una guida sportiva e personale“, sottolinea con orgoglio Paolo Aprile, della sezione Canottaggio Cus Palermo e figlio del Generale Aprile. “In questi anni abbiamo sempre collaborato con istituti scolastici e la Facoltà di Scienze delle Attività Motorie e Sportive dell’Università di Palermo, alla ricerca di nuovi talenti, ma anche per voler rappresentare uno sbocco sportivo per quei ragazzi e ragazze che avessero voluto innamorarsi del mare, anche attraverso il Canottaggio“.

E se presso il Molo tanti giovani hanno vissuto la loro adolescenza, di conseguenza anche il clima è sempre stato abbastanza vivace. “Il tetto del Molo era la postazione perfetta per scherzi e gavettoni memorabili“, ricorda sorridendo Daniele Zangla, atleta prima e tecnico cussino oggi. “Sono testimone anche del sollevamento di un vespone, che una volta venne issato con delle corde sul tetto, a trofeo, quale apice degli scherzi di quegli anni“.
A parte l’ilarità, il Molo sorge proprio sulla struttura originale del Castello a Mare e per la precisione sullo sbocco nel golfo palermitano.

Il nostro hangar nasce proprio dove si trovava la torre più sporgente, che si affacciava sull’acqua. Tutto verrà raso al suolo e verrà creato un parco archeologico – prosegue Zangla – insieme ad un polo turistico, moderno e funzionale. Del Castello restano parte delle mura e forse qualche locale interno, tutto verrà riportato alla luce e riprenderà vita sorgendo proprio dalla sua struttura originale“.

Grazie alla collaborazione tra le autorità, lo staff delle imprese dedite ai lavori di riqualificazione, le società sportive, la vita del Canottaggio palermitano, quindi, non verrà soffocata, ma accompagnerà il totale rinnovamento di un luogo storico. Sono tanti i giovani che hanno vissuto anni bellissimi e altrettanti saranno quelli che continueranno a dar linfa al movimento del capoluogo, fiero delle sue medaglie mondiali e nazionali. Capace, negli ultimi trent’anni, di sfornare autentici campioni. Tra queste società c’è il Cus Palermo che, anche nel Canottaggio, continua a recitare un ruolo da protagonista nel panorama sportivo della città di Palermo.

 

foto di Andrea Canalella.

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