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CUS PALERMO

CALCIO ECCELLENZA: Tre rigori, Cus battuto a Caccamo dove succede di tutto

Brutta sconfitta per il Cus Palermo, che perde a Caccamo un importante scontro diretto per la salvezza. I cussini di Corrado Mutolo alla distanza cedono il passo ai padroni di casa, nonostante l’iniziale vantaggio, ma anche oggi gli episodi accendono dubbi e perplessità. Nel secondo tempo il fattaccio.
Eppure sono gli universitari a firmare un grande avvio di gara. Tante occasioni e primi venti minuti ad ottimi livelli. I cussini riescono a passare al 12′, quando è il rientrante Di Miceli a mandare la palla in rete. Un gol che potrebbe mettere il match sulla via di Palermo, ma proprio quando la prima frazione sembra spegnersi è l’ex Virga a firmare il pari.
Nel secondo tempo succede di tutto e quanto sta accadendo ai danni del Cus Palermo è sotto gli occhi di tutti.
Al minuto 61, infatti, in area Manfrè interviene allontanando il pallone in maniera decisiva. Il direttore di gara corre subito verso il cussino sventolando il rosso per fallo da ultimo uomo, decretando il rigore. L’intera formazione giallorossonera è incredula per l’accaduto, grandi proteste e gara apparentemente rovinata. Eppure Versaci anche oggi si supera e para la conclusione dal dischetto di Virga.
La situazione precipita definitivamente, quanto a dubbi e perplessità, quando al 73′ si ripete la stessa dinamica, ma in area del Caccamo. Masawoud viene atterrato nel contesto di una chiara azione da gol, copione praticamente in fotocopia rispetto al penalty subito otto minuti prima. Il rigore arriva, ma questa volta il direttore di gara sventola il giallo. Stessa azione, perchè diverso metro di giudizio?
Una situazione davvero surreale, resa ancor più in bilico dall’errore dal dischetto di Riccobono. Resta tutto bloccato sull’1-1.
L’azione si sviluppa subito sul fronte opposto e Bertolino firma il 2-1, per il tripudio del pubblico locale e il definitivo crollo mentale dei cussini.
Al 76′ nuovo episodio in area cussina ed arriva ancora un calcio di rigore. Mercanti non sbaglia, altro gol dell’ex, per il definitivo 3-1. Al triplice fischio il Cus vive l’ennesimo pomeriggio di frustrazione, per delle decisioni che in questo momento, lo stanno oggettivamente penalizzando, nonostante limiti e lacune restino. Nessun alibi, ma quanto visto nelle ultime tre gare lascia basiti.
Prima il finale della gara col Canicattì, che ha fatto il giro della Sicilia, con giudizi e pareri unanimi sull’accaduto.
Quindi il match della scorsa settimana contro il Pro Favara, nel quale gli ospiti avrebbero meritato qualcosina in più sul piano del gioco e delle occasioni, ma con un copione del match che sarebbe radicalmente cambiato se nel finale di prima frazione fosse stato decretato un evidente fallo di mano in area, con conseguente penalty.
Oggi due episodi identici, con il fallo di Manfrè tutto da approfondire, ma due misure molto differenti. Due chiare occasioni da gol, un rosso per il Cus, un giallo per il Caccamo.
Nessun demerito per i padroni di casa, che hanno lottato e sudato per ottenere la vittoria. Gli occhi del Cus sono rivolti verso l’alto.
Perchè una società sana, con valori e comportamenti ritenuti impeccabili da tutto l’ambiente siciliano, viene ancora una volta trattata come la peggiore delle nemiche?

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